Cusano Mutri

Cusano Mutri è un comune italiano di circa 4000 abitanti, situato su uno sperone roccioso del monte Matese, in provincia di Benevento in Campania. La zona in cui si trova è a forte vocazione turistica e grazie alle grandi bellezze naturali che qui si trovano è stata definita recentemente come la “Svizzera del Sannio”Il paese, arroccato intorno ai ruderi del castello, porta il visitatore indietro nel tempo, al Medioevo. L’atmosfera medievale la si respira ovunque, percorrendo le strette stradine che ospitano case bianche per la pietra calcarea, o soffermandosi con lo sguardo su antichi portali intarsiati con stemmi araldici. Archie cupole si fanno spazio tra i tetti e svettano verso il cielo. I vicoletti e le scalinate in pietra, tortuose, portano in alto verso il punto più elevato del paese. Ed è qui che è possibile ammirare un panorama stupefacente fatto di montagne alte e boschi sottostanti, verdi d’estate e bianchi d’inverno per la neve.

Sull’origine del nome del paese si è molto discusso. Secondo alcuni studiosi la parola “Cusano” significa “fiumiciattolo” forse ad indicare il nucleo abitativo originario che era posto lungo un corso d’acqua. Secondo altri invece la parola deriverebbe da “Chos” cioè “coppa”, in ebraico, e farebbe riferimento alla forma a conca della valle di Cusano, circondata da cerchio di monti con unico sbocco costituito dalla gola di Lavello. Si può facilmente visualizzare la forma del paese immaginando una grande Q. Tra i monti intorno c’è anche il monte Mutria, che nella toponomastica significa “sopraelevazione” o “altura dominante”. Il suo punto più alto raggiunge i 1.823 m. Da qui proviene un vento gelido detto “a cusanara” che investe il paese durante l’inverno.

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Le prima notizia relativa al paese risale al 490 d. C quando Papa Felice III invia un presbiterio per officiare nella cappella del castello. Tra il XV e il XVI, grazie ai Normanni, in particolare alla famiglia dei Sanframondo si ebbe l’espansone dell’abitato. Nel 1467, con l’arrivo degli Aragonesi, i Sanframondo caddero in disgrazia e il paese passò per le mani di molteplici feudatari tra cui i De Vera, i Gaetano, i Colonna fino ad arrivare ai Barrionovo e i Carafa. Grazie ai penultimi il paese conobbe un relativo benessere. La decadenza inizò nel XVIII sec. con la privatizzazione della dogana di Foggia che mise in crisi il sistema della transumanza. Due terremoti colpirono il paese, uno nel 1688 e l’altro nel 1805.

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Tante sono le cose da vedere in questo splendido paesino di montagna. Tra chiese, palazzi civili, piazze e aree naturali vi è solo l’imbarazzo della scelta:

– Chiesa dei Santi Pietro e Paolo: la chiesa più antica, sorta nel V sec. agli albori del cristianesimo. Si trova in cima ad una gradinata nella parte più alta del centro storico. Il campanile è quadrangolare con archi a sesto tondo e cupolotto terminale. Una leggenda racconta che durante la fusione della campana ricche donne cusanesi abbiano versato nel crogiuolo oggetti in oro per unirli al sacro bronzo.

– Chiesa di Santa Maria del Castagneto: risale al VII sec. e fu costruita sui resti di un antico tempio sannitico. Fu anche un monastero benedettino. All’interno è possibile vedere una statua lignea della Madonna con Bambino del 1200. La Chiesa è preceduta da una zona verde dove sono piantati alberi di castagno che danno il nome all’edificio di culto.

– Chiesa di San Giovanni Battista: è la chiesa più grande del paese, con cinque navate e una torre campanaria. La struttura ospita un importante reliquiario d’argento che racchiude una Spina della Corona posta sul capo di Gesù.

­- Chiesa di Santa Croce al Monte Calvario: è costruita in posizione panoramica sull´intera vallata ed è meta delle processioni penitenziali del Venerdì Santo e della Spina Santa.

– Chiesa della Madonna delle Grazie: qui si ritirò, vi morì ed è seppellito Giuseppe Vitelli (1818-1878), per i cusanesi “Zi monachë Santë”, in religione Fra Carlo, tenuto in odore di santità.

– Piazza Lago: la piazza si trova nella parte alta del borgo medievale e ospita i resti del “castello marchesale” costruito su di un grande macigno. In un anfratto di tale macigno è possibile vedere una riproduzione della “Grotta di Lourdes”, al di sotto della quale si trova una bellissima fontana con una conchiglia. La conchiglia indica che la fontana era pubblica. Le fontane contrassegnate con un fiore erano, invece, private.

– Piazza Orticelli: qui si trova il monumento ai caduti sormontato da un’aquila in bronzo.

– La “porta di mezzo”: è costituita da un semplice architrave in pietra e si erge sulla scalinata di uno dei vicoli più caratteristici di Cusano, il Vicinato Lungo. Un tempo questa porta divideva il paese medievale dalla parte dell’abitato di espansione quattrocentesca. Percorrendo il vicolo si arriva fino alla chiesa di San Nicola, con tre navate, una torre campanaria e una bella fontana in pietra collocata nella sacrestia.

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Sono tre gli eventi più importanti che hanno luogo nel paese:

– Sagra dei funghi, tra settembre ed ottobre, è l’evento più importante dell’anno.

cusano mutri funghi

– Infiorata del Corpus Domini, con numerosi volontari che ricoprono le strade del paese con tappeti fattio di petali di fiori e altro materiale quale terra, erba, fondi di caffè.

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– Cusano Talk Festival, ai primi di agosto, con manifestazioni di letteratura, cinema e musica.

Il piatto tipico di Cusano è la “zuppa santella”, una minestra di cavolo con polpettine di carne in brodo di gallina.

Zuppa Santella Cusano Mutri

Fonti immagini:

www.cusanomutri.com
http://emidiocivitillocusanomutri.blogspot.it/
http://www.gazzettadiavellino.it
http://www.originalitaly.it/it/ricette/r-zuppa-santella-cusano-mutri
www.campaniatour.it
www.infosannio.wordpress.com

 

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